Salute

Ramacca, casi positivi troppo alto, controlli dei carabinieri, volano le multe

Rimane oltre la soglia dei duecento il numero di contagiati. Nel territorio sono state potenziate le pattuglie in attività con l’arrivo dell’esercito, in modo da garantire un controllo più marcato.

Ramacca è in zona rossa da lunedì. Così ha stabilito l’ordinanza n.7 di sabato scorso emessa dal presidente della Regione, Nello Musumeci (e valida contemporaneamente per i Comuni di Castel di Iudica, sempre nel catanese, e di Messina), una decisione presa a seguito di dati allarmanti trasmessi all’Assessorato regionale alla Salute dall’Asp di Catania, che riferiva all’autorità un incremento notevole del tasso epidemiologico.

Le misure del protocollo di “zona rossa” saranno in vigore fino al 31 gennaio, e a queste si sono aggiunte ulteriori restrizioni emanate con l’ordinanza n. 3 emessa ieri dal commissario straordinario del Comune, Domenico Targia. Nel documento, in realtà rilasciato lunedì ma modificato ieri per correggere un’omissione del testo, sono riportati maggiori chiarimenti per la cittadinanza e trascritti una serie di provvedimenti più restrittivi entrati subito in applicazione.

Oltre al divieto di lasciare il comune se non per ragioni di necessità, lavoro o salute, e di circolarvi all’interno se non per le medesime ragioni, muniti comunque di autocertificazione, il provvedimento ha disposto la sospensione dell’attività di asporto a tutti gli esercizi di ristorazione, che potranno effettuare solo le consegne a domicilio fino alle 24; ha poi imposto l’obbligo di chiusura a qualunque attività commerciale per le 20.30, e sospeso l’attività di barbieri, parrucchieri ed estetisti.

Il commissario ha sottoscritto l’ordinanza dopo un lungo incontro con il vertice della stazione locale dell’Arma, il comandante Luigi Antonino, e del comandante della polizia municipale, Salvatore Volo. A supporto dell’incessante lavoro svolto dal corpo di carabinieri e polizia, la Questura ha disposto già da oggi anche l’arrivo di due pattuglie, una della forestale, con compiti di forza pubblica, e l’altra dell’esercito, che si alterneranno e presiederanno il territorio insieme alle forze locali fino allo scadere del protocollo.

Il rafforzo dei controlli è stato avviato già dall’Arma provinciale durante lo scorso fine settimana, e concentrato principalmente nelle zone attualmente più a rischio. A Ramacca, i carabinieri hanno sanzionato 5 persone, alcune “beccate” fuori dall’orario di coprifuoco (quindi prima di lunedì), altri colti a passeggiare senza avere indosso le mascherine. A Castel di Iudica e a Scordia i Cc hanno sanzionato altre persone e disposto la chiusura di due attività che non rispettavano le misure Covid in corso.

A questi episodi se ne aggiungono altri risalenti a ieri. A Ramacca sono state multate due persone, una di 43 anni e l’altra di 56, perché colte “ a passeggio” nel centro abitato, dunque senza motivazione se non quella di fare due passi. Una delle due, fra l’altro, ha proprio dichiarato di trovarsi fuori per prendere una birra. Anche a Castel di Iudica i Cc hanno nuovamente elevato una sanzione, stavolta ai danni di un 73enne che si guidava la propria vettura, in contrada Scaramilli, quando invece avrebbe dovuto trovarsi in casa perché sottoposto dal 4 gennaio alla misura di quarantena precauzionale da parte dell’Asp.

A Ramacca sono stati registrati oggi 215 casi, nell’ultimo bollettino trasmesso dall’Asp. Fra questi, anche alcuni dipendenti comunali, per cui il commissario Targia ha emesso un’ulteriore ordinanza che dispone la chiusura degli uffici comunali di via Marco Polo e del Palazzo municipale per domani e dopodomani, 14 e 15, giorni in cui queste sedi verranno anche sanificate.

Dei 1270 test rapidi svolti nelle giornata di lunedì e martedì in modalità drive in, solo 20 hanno avuto esito positivo. A causa di alcuni inconvenienti sorti durante le prenotazioni della cittadinanza però, nonché per la carenza di personale medico durante la prima giornata, delle 1800 persone prenotate più di 500 non hanno potuto sottoporsi al tampone, motivo per il quale il commissario Targia ha richiesto all’Asp un’ulteriore giornata per completare lo screening. Lunedì sono stati svolti 546 tamponi, ieri 724, grazie a una maggiore presenza del persona sanitario.

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