La curva epidemiologica sembra essere in discesa. I dati confermati oggi dall’Asp di Catania rivelano infatti una riduzione del contagio che si registra da due giorni, e che ha portato il numero dei positivi da 226 a 171. Anche i ricoveri sono in ribasso, da 7 a 5. A questo, si aggiungono i risultati comunque incoraggianti emersi dallo screening che si è svolto oggi, rivolto alla popolazione scolastica (docenti, Ata e alunni) dell’Istituto “De Cruyllas”. Su 303 tamponi effettuati, solo 4 hanno avuto esito positivo.
A sette giorni dallo scadere del protocollo di zona rossa, in vigore da una settimana per tutta la Regione, la situazione epidemiologica nel territorio ramacchese sembra in remissione. Questo improvviso calo, da alcuni cittadini ritenuto quasi improbabile, non può che essere il frutto di due eventi: un effettivo arresto della diffusione del contagio, in accordo con la rigidità delle nuove misure in vigore da oltre dieci giorni, o comunque una considerevole riduzione della trasmissione del virus, rispetto alla quale l’eventuale sorgere di altri casi di positività è per ora irrisorio.
Si attende adesso, in virtù di questi nuovi dati, la decisione relativa alla riapertura della scuola, a partire da lunedì, o in caso contrario la proroga della Dad fino al 31, ossia fino a quando scadranno gli attuali provvedimenti. Nei giorni scorsi, difatti, è sorta una controversia fra genitori degli scolari e autorità locale e regionale. I primi hanno puntualmente richiesto la chiusura delle classi e il mantenimento della Dad fino alla fine del mese, e a prescindere dall’esito dello screening di oggi, che ha registrato peraltro una scarsa partecipazione. I genitori si sono anche riuniti in un comitato e hanno inviato al commissario del Comune, Domenico Targia, una lettera improntata principalmente su una questione: la chiusura della scuola fino 31, per la sicurezza dei propri figli.
Altra questione è quella riguardante poi le file che si formano davanti agli uffici postali. Anche in giornate in cui l’affluenza non è esagerata, si presenta il problema dell’attesa anche per commissioni di poco tempo. A questo, si aggiunge il rischio di assembramento. La soluzione auspicata da alcuni cittadini sarebbe quella di almeno due rientri pomeridiani settimanali, per velocizzare lo svolgimento delle operazioni ed evitare che si formino folle davanti agli uffici.
Attualmente, dunque, sebbene i nuovi dati siano per certi versi confortanti, la presenza del virus rimane critica. La vigilanza delle forze locali, inoltre, relativa al corpo di polizia municipale, risulta ridotta al momento di alcune unità a causa del contagio.