Cronaca Salute

L’altra faccia del rispetto verso l’ambiente: gli incivili deturpano il territorio

Storie di ordinaria inciviltà. Nonostante negli ultimi due anni il Comune di Ramacca abbia notevolmente incrementato la percentuale di raccolta differenziata, portandola oltre il 75 per cento, l’altra faccia di questo successo è purtroppo allo stesso modo alta. Il centro urbano e il circondario periferico contano infatti non poche zone deturpate dalla spazzatura, alcune diventate anche microdiscariche.

Sporche le aiuole, alcune strade e i punti di ritrovo. Questa mattina l’anfiteatro in via Risorgimento era pieno di scatoli vuoti di pizze e sacchetti di plastica, unici spettatori di uno scempio evitabile. Diversi cestini, in molti punti del paese, sono stracolmi (quelli che non sono stati divelti) e l’immondizia è spesso lasciata nello spazio circostante. Tali circostanze, che purtroppo continuano a verificarsi, si sommano poi ai punti del territorio in cui la spazzatura giace ormai da tempo.

Spazzatura nel fosso della circonvallazione e nelle aiuole di fronte alla Pro Loco in via Risorgimento

Oltre al piccolo fossato che corre lungo l’ultimo tratto della circonvallazione, pieno di bottiglie di birra, copertoni di auto e sacchetti, la parte iniziale di contrada Buonconsiglio, appena sotto il mulino Chiarenza, è deturpata da una micro discarica nella quale è possibile trovare di tutto. Anche un tratto della Sp 25/I si trova nelle medesime condizioni.

A sinistra, la discarica in contrada Buonconsiglio; a destra, quella lungo la Sp25/I

Di recente, durante l’anno appena trascorso, il Comune ha messo in atto una serie di azioni di rimozione dei rifiuti (che gravano sui contribuenti) e bonifica di diverse aree contaminate dall’immondizia nel territorio. Alcune delle zone ripulite riguardano contrada Torricella, la provinciale 103 (Chilometro) e contrada San Nicola. La polizia ha anche elevato sanzioni a cittadini sorpresi dalla videosorveglianza nell’atto di abbandonare i rifiuti. Il problema, tuttavia, persiste.

Domani il commissario Domenico Targia discuterà la questione con gli uffici di competenza, al fine di trovare una soluzione che sia definitiva per un problema che, comunque, rimane innanzitutto culturale.

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