Cronaca

All’Istituto Superiore inscenata la Commedia per non perdere forza e speranza

Le celebrazioni per il Dantedì, ma più in generale per l’occasione dell’intero anno dantesco (700 anni dalla morte del poeta Dante Alighieri, avvenuta nel 1321) hanno coinvolto anche un gruppo di studenti dell’Istituto Superiore, i quali si sono impegnati in una serie di rappresentazioni teatrali inscenando la Divina Commedia in chiave moderna. L’ultimo giorno delle rappresentazioni (5 in tutto) è stato ripetuto ieri, per mostrarle a tutti gli alunni delle classi in presenza nel rispetto delle norme dovute alla pandemia.

Alcune classi del triennio dei tre indirizzi dell’Istituto hanno inscenato la più celebre delle opere dantesche (ma non solo) adattandola al giorno d’oggi.

«In questi tempi di pandemia è ancora più necessario preparare i giovani a lanciare una sfida all’inerzia attanagliante del Covid –  affermano i docenti che hanno coordinato le rappresentazioni con i ragazzi – Dall’idea di un Dantedì ci si accorge di quanta linfa vitale ci sia ancora, del bisogno di piccole cose, come appunto una rappresentazione paradossale e sui generis per dare l’input giusto che inneschi i meccanismi per l’inizio di una nuova avventura».

Le rappresentazioni si sono svolte nell’aula magna della scuola sabato scorso e ieri, perché il 25 marzo (Dantedì) i ragazzi di quinto anno sono stati impegnati con le prove invalsi in vista degli esami finali.

«L’istituto d’istruzione superiore Ramacca-Palagonia è sempre attento nel dare speranza ai giovani ma anche un po’ rivoluzionario, e in piena sicurezza e nel rispetto delle regole si apre al mondo della cultura e ai suoi studenti anche in un momento di difficoltà. I nostri ragazzi non demordono non  arretrano, ma annuncino tempi nuovi e rinnovati, aspettando non uno sporadico applauso ma un’emozionata esplosione di applausi interminabili».

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