Un’altra restrizione che in molti hanno auspicato, per bloccare i contagi in crescita, e allo stesso tempo scongiurato per non sottoporsi di nuovo a misure ferree che, di fatto, hanno stravolto la vita di tutti: Ramacca sarà in zona rossa da mercoledì fino al 28, quattordici giorni. Lo ha deciso il presidente della Regione, Nello Musumeci, firmando oggi l’ordinanza n. 39. Oltre a Ramacca, anche Niscemi e Zafferana Etnea saranno in zona rossa.
Lo scorso venerdì, il commissario straordinario Domenico Targia ha trasmesso all’Asp di Catania e allo stesso presidente Musumeci un’istanza per valutare la possibilità di applicare di nuovo i protocolli di zona rossa a Ramacca. Questa richiesta muove dalla necessità di non arrivare alle condizioni dello scorso gennaio, quando in paese si contavano oltre duecento positivi. Nelle ultime due settimane, infatti, i contagi sono di nuovo in aumento. Oggi si registrano 47 positivi. Una decisione presa dunque in accordo fra l’Asp e la Regione, con i dati alla mano.
Come è scritto nel documento dell’ordinanza, sul territorio di Ramacca si applicheranno i provvedimenti previsti nel Dpcm del 2 marzo e nel Decreto Legge n. 44 del 1 aprile.
Spostamenti
Sono vietati fra i territori in zona rossa e all’interno dello stesso Comune se non per comprovate esigenze di necessità, salute o per motivi di lavoro. Ammesso il rientro nel proprio domicilio
Si potrà svolgere attività motoria solo in forma individuale nei pressi della propria abitazione e con utilizzo delle mascherine, nonché mantenendo la distanza di almeno un metro. Attività sportiva all’aperto solo all’aperto e in forma individuale.
Scuola
Attività didattica in presenza soltanto fino al primo anno della secondaria di primo grado (prima media). Solo a distanza per il resto dei gradi d’istruzione.
Attività commerciali
Solo vendita di generi alimentari, farmacie ed edicole. (Si riporta, nello specifico, qui di sotto l’allegato del Dpcm con le attività che possono restare aperte).
Ristorazione
Consentita soltanto la consegna a domicilio. Consentito l’asporto fino alle 22. Per le attività con codice Ateco 56.3 l’asporto è concesso fino alle 18.
Attività di servizi alla persona
Tutti sospesi tranne Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia; Attività delle lavanderie industriali; altre lavanderie e tintorie; servizi di pompe funebri, come riportato nell’allegato 24 del Dpcm in questione.
Si attende inoltre che il commissario recepisca l’ordinanza del presidente e applichi o meno anche ulteriori misure.