Domani primo giorno di zona rossa. Due settimane di di misure restrittive che potrebbero anche essere prorogate. Stamattina, il commissario del Comune, Domenico Targia, ha incontrato le forze dell’ordine e il responsabile della protezione civile, nonché il Prefetto. Nei prossimi giorni i controlli saranno rafforzati e rimarranno costanti, con il supporto forse anche della forestale.
47 positivi e 77 persone in quarantena. Un numero che, sebbene non eguagli (per fortuna) quello di tre mesi fa, rappresenta un fattore critico di crescita del contagio e supera il coefficiente stabilito dal Governo. Come si legge nel D.L. dell’1 aprile n.44, infatti, il rapporto fra positivi e numero della popolazione superato il quale agli organi regionali è dato di applicare i protocolli di zona rossa, è di 250 su 100.000 abitanti. Applicato nel Comune di Ramacca, la zona rossa può scattare quando si supera il numero di 25 positivi. A questo punto l’Asp trasmette i dati alla Regione con la valutazione di nuovi provvedimenti.
Durante l’incontro di oggi, è stato stabilito che le forze dell’Arma e quelle municipali vigileranno nel territorio per garantire un controllo efficace e costante. «Alla cittadinanza chiedo tuttavia un alto livello di responsabilità» ribadisce il commissario Targia. E questo livello non può certo essere quello mantenuto finora. Come si evince leggendo anche vari post sui social, chi rispetta le regole è poi costretto a scontare comunque il prezzo dell’irresponsabilità degli altri. E difatti, nell’ultimo periodo, assembramenti e spostamenti privi di mascherina sono stati frequenti e all’ordine del giorno. Il paese conta già 11 morti, e le attività commerciali sono decisamente allo stremo. Soltanto una forte presa di consapevolezza e il cambio radicale di alcuni comportamenti potranno salvaguardare il paese da ulteriori proroghe della zona rossa, e quindi dal rischio che ognuno corre per la propria salute e per il proprio lavoro.