Da due giorni a Ramacca si soffre il caldo torrido senza potersi rinfrescare. Una circostanza, questa, che purtroppo non è nuova. Il problema è appunto la mancanza di acqua, e la causa è sempre la medesima: guasti alla conduttura, che purtroppo si ripetono provocando crisi idriche della durata di qualche giorno e a intervalli non troppo distanti. L’ultima emergenza considerevole si è verificata alla fine di maggio.
Attualmente invece il paese è a secco da due giorni. Da martedì, a causa di un guasto a una pompa, i ramacchesi non possono usufruire del bene primario, costretti pertanto ad affrontare un disagio rilevante. I malumori, incendiati dall’insopportabile temperatura dell’ultima settimana, crescono e la i cittadini richiedono il ripristino del servizio al più presto.
Il problema, si diceva, è legato ai continui guasti che si ripresentano nella conduttura, un sistema di tubature in parte vecchio e perciò precario, nonché, parallelamente, all’elevato consumo nella stagione estiva. I due serbatoi che riforniscono le abitazioni, collocati a nord e a sud, non sono perciò mai del tutto pieni. A questo pare che si leghi anche un deficit dovuto al mancato pagamento del servizio idrico da parte di alcuni cittadini.
La mobilitazione dell’Ufficio Tecnico è stata celere, e da quarantotto ore gli operatori sono al lavoro per riparare il guasto.
Il commissario straordinario Domenico Targia rivolge a tal proposito una comunicazione alla cittadinanza. «Sono in corso i lavori per la riparazione della rete idrica esterna. Pertanto, nella giornata di domani, 6 agosto, gli idraulici comunali avvieranno la distribuzione dell’acqua per settori, gradualmente. Il Comune si scusa per il disservizio causato alla cittadinanza, e si ringrazia per la comprensione».
Il servizio riprenderà dunque a regime tra oggi e domenica, sulla base dei tempi di flusso che occorrono affinché l’acqua raggiunga i serbatori partendo dal pozzo di Militello, nonché da quelli dettati dalla successiva ridistribuzione, che avverrà in maniera graduale.