L’esito delle votazioni concluse lunedì ha lasciato fuori dalle nuove cariche di Giunta e Consiglio comunale i candidati a sindaco Giuseppe Lanzafame (1251 voti, 19,55 per cento), Teresa Corallo (566 voti, 8.84 per cento) e Salvatore Albelice (245 voti, 3,83 per cento). La nuova classe dirigente sarà pertanto composta dal candidato sindaco eletto, Nunzio Vitale, che ha raccolto 2337 voti, equivalenti al 36,52 per cento dei voti validi (6.400), dai due terzi della sua lista e da un terzo del gruppo che ha sostenuto il candidato a sindaco Giuseppe Limoli (2001 voti, 31,27 %), arrivato secondo. Questa è la nuova squadra amministrativa che deciderà le sorti di Ramacca nel futuro prossimo.
Nonostante ancora non sia avvenuta la proclamazione ufficiale degli organi amministrativi (le riuonioni sono cominciate oggi pomeriggio), i calcoli sulla formazione del nuovo consiglio comunale si possono estrapolare sulla base della normativa vigente, consultabile nelle “Norme per le elezioni dei sindaci e dei consigli comunali, dei consigli circoscrizionali e dei presidenti dei consigli circoscrizionali”, pubblicata dal Dipartimento delle Autonomie locali. In questo turno elettorale, i Comuni con meno di 15.000 abitanti hanno svolto le proprie amministrative sotto la regolamentazione del sistema maggioritario. Questo comporta le seguenti modalità di elezione.
Il sindaco eletto avrà con sé una maggioranza pari ai due terzi della propria lista, ossia, sempre attenendosi alla norma, gli 11 consiglieri che hanno ottenuto più voti, e cioè: Francesco Nicolosi (350); Salvatore Barcellona (348); Filippo Zampogna (339); Stefania Giusi Arena (317); Veronica Ferro (270); Erica Caccamo (267); Maria Irene Giandinoto (241); Salvatore Fornaro (239); Agata Marino (202); Marco Antonio Cupani (190); Valentina Aparo (181). Il resto del consiglio comunale sarà invece composto dall’un terzo della lista del sindaco tra i non eletti che ha ottenuto più voti, ovvero Giuseppe Limoli, il quale è proclamato anch’esso consigliere. Insieme a lui salgono al consiglio comunale: Giovanna Rosalba Paglia (465); Giosuè Catania (437); Rosario Gravina (395); Giuseppe Di Mattia (349).
I voti alle liste sono stati complessivamente tali da non compromettere la lineare elezione degli organi consiliari, mantenendosi tutte al di sotto del 50 per cento. La lista di Giuseppe Limoli ha raccolto la maggioranza dei voti, il 35,52 per cento; a seguire la lista del vincente Nunzio Vitale con 33,48 per cento; Giuseppe Lanzafame, con 22,61 per cento; Teresa Corallo, con 5,69 per cento; e, infine, Salvatore Albelice, con 2,70 per cento. Qualora una delle liste dei sindaci non eletti avesse ottenuto il 50 per cento dei voti più uno, infatti, avrebbe portato direttamente al consiglio il 60 per cento dei suoi candidati, sottraendo così la maggioranza al sindaco già in partenza. Quest’ipotesi è stata comunque improbabile fin dall’inizio, considerato il numero di votanti effettivo e la presenza di ben cinque candidati, circostanza che ha frammentato le percentuali degli elettori.
Come sopra precisato, questi risultati non sono ancora stati resi ufficiali dalla Prefettura e dal Tribunale. L’esito da parte di queste autorità comunque potrebbe forse soltanto stabilire una maggioranza di 10 consiglieri al sindaco eletto, e non di 11. Inoltre, a questa redazione è stata riferita l’eventualità di un accidentale errore avvenuto durante la registrazione dei verbali e riguardante i voti da attribuire a un consigliere. Queste ultime situazione verranno chiarite con la pubblicazione del risultato ufficiale. La composizione del consiglio comunale rimarrà comunque sostanzialmente quella sopra riportata, e che potete apprendere più chiaramente dall’immagine che segue.
In merito alla vittoria di Vitale, la candidata arrivata quarta, Teresa Corallo, ha dichiarato: «Ha vinto la solita politica clientelare. Io ho solo cercato di dare una possibilità diversa al mio paese. Suppongo però che si siano messe in campo troppe situazioni contro le quali la semplice parola ‘libertà’ non è bastata. Ci sono evidentemente intrecci molto più complicati e complessi che continuano ancora a imbrigliare la società ramacchese. Sono comunque felice».
Così si esprime invece Giuseppe Lanzafame, arrivato terzo: «Il popolo si è espresso, e questa è la cosa più importante. Ringrazio i tanti cittadini ramacchesi che ci hanno votato: siamo la terza forza del paese, e promettiamo che non disperderemo la loro fiducia. Facciamo i nostri auguri sinceri a Nunzio Vitale, che avrà l’onore e l’onere di guidare questa città per i prossimi anni. Ciononostante, rimane intatta in noi la voglia di lottare per cambiare in meglio Ramacca. Se non protremo farlo da dentro il palazzo, lo faremo comunque nelle strade, nelle piazze e ovunque avremo la possibilità di parlare ai nostri concittadini».
Nel profilo Facebook di Salvatore Albelice si può leggere invece: «Su Ramacca può essere molto interessante un intervista – di laureandi in psicologia o psichiatria o sociologia – per cercare di capire com’è possibile che i ramacchesi, dopo 30 anni di offese, di false promesse, di prese in giro da parte di una classe dirigente che ha distrutto una comunità in tutti i modi possibili, in base a quali meccanismi mentali continuino a votare per gli stessi».
I consiglieri Giosuè Catania e Giovanna Paglia, della lista di Limoli, in coppia e con i numeri più alti tra i 75 candidati totali, dichiarano: «Siamo onorati di essere investiti di un così grande risultato. Ci impegneremo ad ascoltare e a interpretare le esigenze della nostra comunità, con la quale continueremo a mantenere un contatto costante, portando Ramacca all’attenzione del Governo regionale quali anche coordinatori del Movimento “Diventerà bellissima”».