SALVATORE BARCELLONA E SALVATORE FORNARO SONO I NUOVI VERTICI DEL CONSIGLIO COMUNALE, PRESIDENTE E VICE. LA GIUNTA SALE A 5 COMPONENTI. SETTIMANA PROSSIMA IL SINDACO, CHE HA PROCLAMATO IL SUO GIURAMENTO, ASSEGNERA’ LE DELEGHE
Si è concluso alle 19.30 il consiglio comunale di oggi. Durante la seduta, presieduta inizialmente dal consigliere che ha ricevuto più voti, Rosalba Giovanna Paglia, e in presenza del segretario comunale Cataldo La Ferrera e del sindaco, Nunzio Vitale, sono stati eletti presidente e vice del consiglio. Poco prima, invece, il sindaco aveva nominato gli altri due assessori.
Riepilogando, l’amministrazione comunale è al completo. Giunta e Consiglio possono operare ora nel pieno delle loro funzioni. Pino Solennità e Irene Giandinoto (quest’ultima anche consigliere) sono i nuovi due assessori freschi di nomina, che si aggiungono al terzetto composto da Arena, Nicolosi e Vallone. Il prossimo passo, che Nunzio Vitale compirà la settimana prossima, sarà quello di affidare a ognuno dei cinque una delega, ossia di nominarli gestori e coordinatori di un ambito specifico dell’attività amministrativa. E, insieme a questo, sarà stabilita anche la delega di vicesindaco.
Passando invece al Consiglio, al gruppo dei 16 eletti è stato apportato un solo cambio: fuori Limoli, il quale ha presentato le proprie dimissioni lo scorso nove novembre (motivate dall’ex sindaco anche tramite un video messaggio rilasciato su Facebook) e dentro Salvatore Di Gregorio, il quinto consigliere più votato della lista “Ramacca per amore”.
Il consiglio comunale ha adesso un presidente e un vice, rispettivamente Salvatore Barcellona e Salvatore Fornaro. I due sono stati eletti tenendo conto del regolamento che prevedeva in prima battuta l’elezione con maggioranza assoluta. Barcellona è stato eletto con 11 voti su 16, il resto delle schede, cinque, sono state lasciate bianche. Fornaro, invece, è stato votato con 12 voti su 16, il resto delle schede, quattro, lasciate bianche.
A conclusione della seduta, il sindaco ha pronunciato il suo giuramento al cospetto di tutto il consiglio.