All’Istituto Superiore di Ramacca un’altra giornata ancora incentrata sul tema della violenza contro le donne. Per cinque ore gli studenti hanno eseguito una breve rappresentazione scenica rafforzando ulteriormente il messaggio lanciato ieri.
Un gruppo di studenti di tutti gli indirizzi della scuola si è impegnato anche oggi, il giorno dopo quello dedicato alla violenza sulle donne, in un’interpretazione di un famoso brano di Mia Martini e nell’espressione recitata di libere opinioni.
«Il nostro Istituto – dichiarano le docenti responsabili del progetto – sensibile a tutto questo nella sua dinamica educazionale, tocca tasti che servono a dare un input alla crescita emotiva dei suoi studenti. La rappresentazione ha visto protagonisti gli stessi, che si sono messi in gioco rappresentando uno spaccato sociale debole, silenzioso e spesso privo di speranza. I nostri giovani sono serbatoi di speranza, e nel loro mettersi in gioco denunziano povertà umane. E questo ne è la prova».
La performance rappresentativa è stata coordinata dalle docenti Caterina Ledda e Anna Grazia Maggiore, e si è svolta dalle 8 e mezzo all’una e mezzo, in modo da dare la possibilità a tutte le classi di assistere evitando la presenza di troppe persone all’interno dell’auditorium. L’obbiettivo della giornata, dunque, che si è significativamente prolungata ventiquattro ore dopo la ricorrenza di ieri, è stato quello di imprimere ancora più energicamente un messaggio sulla cui riuscita è in ballo la nascita di una società nuova e libera dal cancro della sopraffazione sulle donne e dei femminicidi.