LA SCUOLA SUPERIORE DI RAMACCA HA AVVIATO LA PIANTUMAZIONE DEI PRIMI ESEMPLARI PER LA REALIZZAZIONE DI UN BOSCO DIFFUSO DELLA LEGALITA’ SECONDO QUANTO PREVISTO NEL PROGETTO MINISTERIALE
Ieri si è svolta, nell’Istituto Superiore di Ramacca, la prima giornata di piantumazione per il progetto ministeriale “Un albero per il futuro”. Studenti e insegnanti hanno intrapreso un percorso che mira a mettere in pratica un serio e organizzato piano di salvaguardia ambientale per la riduzione di CO2, al quale presto aderirà autonomamente anche il Comune di Ramacca.
Quando si sente parlare di contrasto al cambiamento climatico o di salvaguardia ambientale, si corre purtroppo il rischio di rinunciare a prescindere ad affrontare l’argomento, e soprattutto a mettere in campo attività quotidiane e a lunga durata consistenti in effettive azioni. Questo probabilmente perché i temi della salvaguardia ambientale e dell’ecosostenibilità, i quali rientrano tra le conquiste culturali degli ultimi cinquant’anni, sembrano essersi ridotti a puri slogan comunicativi, icone di una battaglia che, poi, nella realtà di tutti i giorni, è o inesistente o portata avanti da pochi. L’urgenza di ribaltare questa visione è invece presente nel progetto “Un albero per il futuro”, lanciato dal Ministero della Transizione ecologica e gestito dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della biodiversità e dei parchi.
L’Istituto Superiore Ramacca-Palagonia ha dunque aderito al progetto, e ieri mattina si è svolta la prima giornata di piantumazione del primo dei 33 esemplari autoctoni (arborei e arbustivi) consegnati alla scuola dai Carabinieri del Comando provinciale. All’apertura del nuovo percorso erano presenti il sindaco Nunzio Vitale e il presidente del consiglio comunale Salvatore Barcellona, che hanno preso parte all’inaugurazione dell’importante iniziativa insieme naturalmente al dirigente scolastico, Emanuele Dilettoso, e alla professoressa di scienze Raffaella Di Stefano (insegnante di biologia, chimica e scienze della terra), la quale è coordinatrice del progetto a Ramacca, mentre la professoressa di scienze Angela D’Angelo lo è per l’istituto di Palagonia.
Lo scopo del progetto è ridurre la massa di anidride carbonica presente nell’aria, rimpiazzandola con ossigeno messo in circolazione dalle piante, in modo tale da creare un bosco diffuso della legalità che inverta il processo di inquinamento e squilibrio del pianeta Terra. Tramite il collegamento a una piattaforma, si potrà monitorare la riduzione di anidride carbonica e confrontare la crescita delle piante con gli altri enti aderenti al progetto. «Saranno i ragazzi a prendersi cura di questi alberi e a monitorare periodicamente la CO2 che viene sottratta all’ambiente dalla pianta – spiega la professoressa Raffaella Di Stefano – Questo ci permette di capire quanto ossigeno in campo viene restituito, visto che il problema fondamentale, che sta devastando il nostro pianeta, è proprio la presenza di anidride carbonica, che sta alterando tutti i ritmi e gli equilibri biologici e idrogeologici del nostro pianeta».
Le piante saranno messe a dimora in uno spazio adiacente e frontale all’ingresso della scuola, e la cura è affidata a una classe di seconda superiore. «Si tratta di un’azione, oltre che fortemente educativa, seriamente responsabile per la salvaguardia del nostro pianeta – dichiara il sindaco Vitale – A breve anche il Comune di Ramacca sarà fra gli enti che aderiranno al progetto ministeriale».