LODEVOLE INIZIATIVA PER L’ASSOCIAZIONE GIOVANILE CHE, ATTRAVERSO UN GRUPPO DI ARTISTI RAMACCHESI, HA RIQUALIFICATO UN’AREA DEGRADATA CON SIMBOLI DI PACE E UMANITÀ
Nel weekend appena trascorso si è conclusa una bella iniziativa dell’associazione culturale “Damuni Versu”, che in collaborazione con le associazioni Archeorama, Avis Giovani e Project Form ha portato avanti da mesi progetti finalizzati alla riqualificazione di aree degradate del paese. Nello specifico, l’evento “Oltre il muro“, cominciato venerdì e conclusosi ieri, doveva realizzarsi durante l’estate ramacchese, ma purtroppo per una serie di imprevisti è stato rinviato.
Il progetto consiste nella realizzazione di un murale lungo il muro adiacente alla chiesa Santa Rita, in via Santa Lucia, che non solo abbellisce l’area ma vuole anche lanciare un messaggio di sensibilizzazione sociale. L’area circostante è stata ripulita dai volontari del servizio civile dell’associazione Project Form, mentre per i materiali e gli strumenti utilizzati si sono autofinanziati i giovani di Damuni Versu.
L’opera, con la quale è stato dunque riqualificato un muro degradato, è stata realizzata da tre artisti locali invitati dall’associazione, cioè M.shè, Gioele capo G e DRu (nomi artistici di tre giovani ramacchesi), i quali spiegano così il significato del loro lavoro: <<Si tratta di una rivisitazione del famoso racconto il Mago di Oz, in cui si sostituiscono gli iconici personaggi Dorothy, il Leone, L’uomo di latta e lo Spaventapasseri con attivisti del passato e non, pronti a sensibilizzare su temi importanti, quali l’ambiente, l’uguaglianza e la liberazione di popoli sottomessi col pugno di ferro da alcuni Stati nel mondo. Il tutto in chiave graffiti, stile utilizzato per realizzare l’opera di street art>>.
Ed ecco allora che Dorothy diventa Greta Thunberg, la celebre attivista ambientale contro il cambiamento climatico; L’uomo di latta è Nelson Mandela, lo storico leader politico del Sudafrica oppostosi all’Apartheid; Lo Spaventapasseri si trasforma nel Mahatma Gandhi, simbolo dell’opposizione pacifista indiana all’Impero colonialista inglese; e infine il Leone è rappresentato da Thomas Sankara, il rivoluzionario africano che si è battuto fino alla morte per i diritti e la liberazione del Burkina Faso.
In un ottica più generale si può recepire anche un messaggio di inclusione, visto che sono rappresentate tutte figure di etnie diverse ma allo stesso tempo unite da un filo conduttore: lottare per degli ideali essenziali per l’intero genere umano.