Giovedì scorso (ma la notizia è stata resa nota due giorni dopo) un uomo di 75 anni è stato salvato grazie alla prontezza del personale sanitario del Pte (Punto Territoriale di Emergenza) di Ramacca, che è intervenuto rianimando l’uomo a seguito di un arresto cardiaco.
Il 75 enne, di Ramacca, è arrivato al presidio dopo aver accusato un malore costante causato da un dolore al petto. Sottoposto a tracciato, all’uomo è stato riconosciuto un infarto in corso, e stabilito subito, dopo una somministrazione di farmaci in vena, il suo trasferimento all’ospedale di Caltagirone. Poco prima di essere caricato in ambulanza, l’uomo è andato però improvvisamente in arresto cardiaco per ben due volte, impegnando il personale in servizio in quel momento in un tempestivo intervento di rianimazione tramite massaggio cardiaco e defibrillatore. Il team sanitario è riuscito così a far ripartire il cuore dell’anziano. «La vicenda – ha affermato un membro del personale, imparentato con l’uomo che è stato soccorso – permette con molta evidenza di comprendere quanto la presenza del Pte di Ramacca sia essenziale ed efficace per tutto il paese e per un territorio più ampio».
Questo episodio rientra nel normale svolgimento del servizio dei Pte, che rappresentano, come si legge nel Decreto regionale dell’8 gennaio 2001, il livello minimo di operatività in cui si articola la risposta all’emergenza sanitaria, e presso i quali è possibile effettuare interventi di primo soccorso, di stabilizzazione del paziente in fase critica e, ove necessario, di attivazione del trasporto presso l’ospedale più idoneo. Quello di Ramacca, in particolare, è un presidio la cui collocazione è strategica anche dal punto di vista logistico, visto che copre un’area molto vasta. Infatti, tra i paesi limitrofi, quali Palagonia, Scordia, Castel di Iudica e Raddusa, è l’unico medicalizzato, cioè con la presenza di medico a bordo dell’ambulanza e un altro di presenza nella sede, che è ubicata in via Ugo Foscolo, e nella quale si registrano annualmente centinaia di accessi.
«Il punto è – continua il soccorritore in servizio nel Pte – che senza l’intervento di stabilizzazione sul posto quell’uomo sarebbe morto, per cui la presenza di questo Punto di emergenza a Ramacca è di fondamentale importanza per tutti noi».
