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Sfiducia all’ex presidente del consiglio Barcellona: le motivazioni della revoca tra maggioranza e opposizione

LA SEDUTA CONSILIARE DEL 23 DICEMBRE HA PORTATO ALLA REVOCA DELL’ORMAI EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SALVATORE BARCELLONA. LA MINORANZA SI OPPONE ALLE MOTIVIAZIONI ESPRESSE DAL GRUPPO BELLA STORIA NEL DOCUMENTO PROTOCOLLATO DI CONVOCAZIONE DELLA SEDUTA

Riprendiamo le fila (lasciate in sospeso) della seduta consiliare del 23 dicembre scorso, quando è stata votata la revoca dall’incarico all’ex presidente del consiglio comunale Salvatore Barcellona, sostituito subito dopo con la votazione che ha portato alla presidenza del consiglio l’ex assessore Franco Nicolosi.

Intanto, un breve riepilogo della dinamica dell’esito di quello che è stato sicuramente il punto più scottante all’ordine del giorno. La sfiducia a Barcellona (non presente quella sera in seduta) si è concretizzata nella revoca dell’incarico con una votazione con 11 voti favorevoli su 13 consiglieri presenti. Nello specifico, sono stati favorevoli alla revoca i seguenti consiglieri comunali: 𝑽𝒂𝒍𝒆𝒏𝒕𝒊𝒏𝒂 𝑨𝒑𝒂𝒓𝒐, 𝑺𝒕𝒆𝒇𝒂𝒏𝒊𝒂 𝑨𝒓𝒆𝒏𝒂, 𝑬𝒓𝒊𝒄𝒂 𝑪𝒂𝒄𝒄𝒂𝒎𝒐, 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑪𝒖𝒑𝒂𝒏𝒊, 𝑺𝒂𝒍𝒗𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝑫𝒊 𝑮𝒓𝒆𝒈𝒐𝒓𝒊𝒐, 𝑽𝒆𝒓𝒐𝒏𝒊𝒄𝒂 𝑭𝒆𝒓𝒓𝒐, 𝑺𝒂𝒍𝒗𝒐 𝑭𝒐𝒓𝒏𝒂𝒓𝒐, 𝑰𝒓𝒆𝒏𝒆 𝑮𝒊𝒂𝒏𝒅𝒊𝒏𝒐𝒕𝒐, 𝑨𝒈𝒂𝒕𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒏𝒐, 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒐 𝑵𝒊𝒄𝒐𝒍𝒐𝒔𝒊, 𝑭𝒊𝒍𝒊𝒑𝒑𝒐 𝒁𝒂𝒎𝒑𝒐𝒈𝒏𝒂.

La votazione ha visto invece contrari i seguenti consiglieri:

𝑮𝒊𝒐𝒔𝒖𝒆̀ 𝑪𝒂𝒕𝒂𝒏𝒊𝒂, 𝑮𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒏𝒂 𝑷𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂,

Il consigliere Fornaro, che ha coordinato la seduta facente funzioni di presidente, ha poi proceduto per far votare l’esecutività immediata. Contrari all’esecutività solo Catania e Paglia. Il resto ha votato favorevolmente.

Alle procedure di votazione non hanno invece partecipato i consiglieri di opposizione 𝑮𝒊𝒖𝒔𝒆𝒑𝒑𝒆 𝑫𝒊 𝑴𝒂𝒕𝒕𝒊𝒂 𝒆 𝑹𝒐𝒔𝒂𝒓𝒊𝒐 𝑮𝒓𝒂𝒗𝒊𝒏𝒂, i quali, seppure presenti fin dall’inizio, hanno dichiarato di non essere per nulla d’accordo con la revoca, e pertanto hanno abbandonato l’aula, rientrando solo in un secondo momento, concluse le procedure del voto.

Si è passati quindi al terzo punto all’ordine del giorno, cioè la votazione del nuovo presidente. La votazione si è conclusa con la nomina del consigliere Franco Nicolosi, nuovo presidente del consiglio di Ramacca, il quale di conseguenza non sarà più parte della Giunta, dove ricopriva il ruolo di assessore con delega ai Lavori pubblici. La votazione si è svolta nel seguente modo: 2 𝒔𝒄𝒉𝒆𝒅𝒆 𝒃𝒊𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆; 10 𝒗𝒐𝒕𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒆 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒐 𝑵𝒊𝒄𝒐𝒍𝒐𝒔𝒊; 1 𝒗𝒐𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒂 𝑮𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒏𝒂 𝑷𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂.

UN MOMENTO DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 23 DICEMBRE

Per avere un quadro completo della vicenda, occorre chiaramente guardare alle motivazioni che i consiglieri favorevoli alla sfiducia e mozione di revoca hanno sottoscritto e poi votato. Dal documento protocollato il 29 novembre scorso dal Gruppo bella storia, per la convocazione del consiglio comunale, si legge quanto segue: «il presidente del consiglio, Barcellona Salvatore, non è più rappresentativo dell’intero Consiglio Comunale e nell’espletamento delle sue funzioni non svolge un ruolo di super partes». Le ragioni esposte all’inizio riguardano «una serie di azioni ed omissioni, condotte assolutamente arbitrarie», le quali «costituiscono grave violazione degli obblighi di neutralità ed imparzialità».

Scendendo nel dettaglio, nel documento in questione sono riportati sei punti specifici in merito alle violazioni che i consiglieri imputano all’ex presidente, e che riporteremo in forma ridotta nella loro essenzialità trattandosi di documentazione protocollata e accessibile.

Il secondo e terzo punto riguardano violazioni del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale (art. 11 comma 1 e 2).

I punti 4 e 5 riguardano ancora violazioni relative al funzionamento del consiglio comunale.

A tali motivazioni si è fortemente opposto il consigliere di minoranza Giosuè Catania, rappresentando il gruppo di Diventerà bellissima che insieme alla consigliera Giovanna Paglia costituisce in seno al consiglio. «Non possiamo andare subito a una votazione senza analizzare dove siamo arrivati. Stiamo votando una revoca, tecnicamente. Un presidente non può essere revocato se non per motivi burocratici, tecnici, non politici. Noi abbiamo sempre votato in maniera costruttiva. Il sindaco è stato sempre rispettoso di questa opposizione e il presidente del consiglio è stato sempre super partes qui dentro, e ha fatto un ottimo lavoro. Con il presidente Barcellona non c’è stato mai un atto fuori dalle regole. Ha dato spazio all’opposizione, ed è stato davvero super partes. Leggendo le motivazioni della revoca io non riesco a farla mia. Non riesco a essere concorde con voi. In merito al primo punto, non mi risulta che il presidente del consiglio abbia fatto sgarbi istituzionali al primo cittadino. In merito al secondo punto, inerente alla mancata ratifica che abbiamo discusso la volta scorsa per un debito fuori bilancio, c’è stato un corto circuito istituzionale tra gli uffici e gli enti, e non ci sono i tempi per riesaminare, però abbiamo deliberato come consiglio che quel punto di bilanciaio andava sanato e basta, al di là di chi fossero le responsabilità. In merito al terzo punto, non posso lamentarmi su questa cosa. Il presidente ha retto in aula la situazione rispetto al pubblico esterno; ha gestito bene la situazione riguardo all’antenna; ha capito bene quando togliere la parola, e non mi risultano lamentele in merito. Per me la revoca tecnica non esiste. Se lui si difende per via legali noi rischiamo di andare a pagare le spese e rischia di tornare presidente, come avvenuto nel comune di Palagonia. Ma il consiglio è sovrano. Se il problema è politico, ci sta. Si può decidere la sfiducia, anche se non è prevista. Ma dall’esterno quello che vedo io è che il rapporto tra voi e il presidente si è incrinato nell’ultimo periodo, dopo la mensa scolastica».

Il consigliere Catania ha continuato difendendo l’ex presidente, dicendo che ha svolto un lavoro eccellente «Lo togliamo e mettiamo non so chi – afferma ancora Catania (prima chiaramente della votazione del nuovo presidente Franco Nicolosi) – Concludo dicendo che questa non è occasione, o almeno prendiamoci un margine di tempo per rileggere. Se voi voterete oggi scriveremo davvero una brutta storia».

Il vicesindaco Filippo Zampogna, capogruppo della maggioranza, ha invece dichiarato in proposito che la votazione univoca del gruppo ha reso più salda la maggioranza: «Con undici firmatari e votanti della proposta si rafforza l’azione governativa di questa maggioranza con a capo il sindaco, che collega e amalgama ancora di più le forze politiche varie. E questo è importante, anche perché non era scontato convergere sulla mozione, visto che siamo una lista civica e ognuno ha un’appartenenza politica. Questo è certamente il dato che emerge. Colgo anzi l’occasione per ringraziare l’ex presidente del consiglio per il suo ruolo dal punto di vista umano, e allo stesso tempo faccio gli auguri al nuovo presidente Franco Nicolosi, sicuri che il suo sarà un buon lavoro».

L’ex presidente del consiglio si riserva per il momento di non rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda.

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