LA MOZIONE PER LA TUTELA DEL PRESIDIO DI EMERGENZA DI RAMACCA E’ STATA VOTATA UNANIMENTE. DOPO LA NOTA DELLA SETTIMANA SCORSA, L’ASP HA ASSICURATO AL COMUNE CHE IL PTE RIMARRA’ OPERATIVO
Durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio è stata presentata, discussa e votata la mozione relativa alla tutela del Pte di Ramacca (Presidio territoriale di emergenza). La questione è sorta in seguito a una nota dell’Asp del 31 dicembre, con la quale l’Azienda invitava i direttori dei Distretti sanitari a spostare i medici operanti nei Pte di Ramacca, Mineo, Grammichele e Randazzo nelle ambulanze del servizio Sues 118 (Servizio Urgenza Emergenza Sanitaria 118), a causa di carenza di personale medico dovuta anche, ma non solo, all’impegno nella pandemia.
Nel testo della nota si richiede la necessità di impiegare i medici dei Pte a medio impatto di Ramacca, Grammichele e Randazzo, nonché del Pte di Mineo, nelle ambulanze del Sues qualora si presentassero turni scoperti nel soccorso di emergenza. Il problema a monte riguarda appunto una significativa carenza endemica di medici nel Sues, che rende potenziale il rischio di far circolare ambulanze durante le chiamate di soccorso anche senza la presenza di un medico a bordo. Da qui, considerato poi anche l’incremento di medici impegnati nei controlli per il contrasto al Covid e nelle vaccinazioni, scaturisce l’urgenza espressa dalla Direzione aziendale dell’Asp di Catania. Ramacca, per esempio, gode anche di una guardia medica, il che non lascerebbe il territorio scoperto di personale sanitario in servizio qualora i medici del Pte venissero impiegati altrove. Un Pte è comunque un servizio sanitario diverso dalla cosiddetta Guardia medica, con la quale spesso coesiste e nella medesima sede. Come si legge infatti nel Decreto regionale dell’8 gennaio 2001 (QUI il link del Decreto pubblicato nella Gurs), i Pte rappresentano il livello minimo di operatività in cui si articola la risposta all’urgenza/emergenza sanitaria presso i quali è possibile effettuare interventi di primo soccorso, di stabilizzazione del paziente in fase critica e, ove necessario, di attivazione del trasporto presso l’ospedale più idoneo.
Nei giorni scorsi, il segretario e deputato regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, ha presentato anche un’interrogazione al Governo regionale: «Cosa succede ai Presidi Territoriali di Emergenza di Randazzo, Grammichele, Ramacca e Mineo? – scrive Barbagallo – L’Asp di Catania il 31 dicembre ha deciso di chiuderli e dirottare tutti i medici, in servizio in questi PTE, per destinarli ad altri servizi. Siamo alle solite. Il picco di casi era facilmente prevedibile e l’organizzazione della sanità territoriale imponeva misure adeguate per tempo. In questo modo, invece, c’è un’evidente carenza di servizi sanitari per una porzione significativa della popolazione della provincia di Catania».
Nella nota dell’azienda sanitaria di cui sopra sembrerebbe emergere la volontà riguardante la chiusura dei Pte dei quattro Comuni, la cui fattività si dà al seguito dell’emissione di un decreto. I presidi territoriali sono dunque attualmente aperti e operanti.
La proposta portata al consiglio comunale di Ramacca è volta invece a preservare e incrementare il servizio sanitario di Ramacca, che ha garantito oltre 1700 interventi nell’anno appena passato ed è funzionale anche per i Comuni vicini. La mozione è stata votata da tutti i presenti in modo unanime, maggioranza e opposizione. «Ci teniamo a ringraziare i consiglieri di opposizione Catania e Paglia – dichiarano il pres. del consiglio comunale, Salvatore Barcellona, e il sindaco, Nunzio Vitale, a nome dell’intera Giunta e del consiglio – per la sensibilità e la prontezza nell’unirsi alla decisione».
Nel documento votato è stata richiesta la convocazione urgente di un tavolo tecnico fra Comune, Asp di Catania e Assessore regionale di competenza; la formazione di un gruppo collegiale che rappresenti l’intero consiglio nell’azione di tutela del Pte; e, infine, il potenziamento del personale medico e infermieristico nel Presidio di Ramacca.
Durante la seduta, il sindaco ha comunque comunicato: «L’Asp ci ha assicurato che il Presidio di Ramacca rimarrà attivo».