Un 32enne di Ramacca è stato quasi ammazzato di botte per futili motivi da due uomini più o meno coetanei. I due, accusati di tentato omicidio in concorso, sono stati arrestati e per loro il Gip di Caltagirone ha disposto le misure di custodia in carcere per uno e di arresti domiciliari per l’altro.
I fatti risalgono a due settimane fa, al 13 gennaio. Intorno alle 16.30, nel pieno centro cittadino, in via Giusti, un uomo di 32 anni è stato brutalmente aggredito da un 37enne e da un 27enne, entrambi, come la vittima, ramacchesi. A far scattare l’ira del 37 enne, principale indagato, sarebbe stato l’intento di punire la vittima “colpevole” di avere insultato in modo generico la categoria degli assistenti sociali, di cui fa parte la fidanzata dell’aggressore. Questo avrebbe fatto perdere la testa all’uomo, il quale, arrivato in via Giusti, nei pressi dell’Open Rama (24 ore), a bordo di una Fiat Punto, ha fatto cenno al 27enne complice di avvicinarsi per poi chiamare anche la vittima, che inconsapevolmente ha raggiunto i due. Questi ultimi hanno cominciato dunque a colpire la vittima coi pugni e calci violenti, massacrandola fino a lasciarla a terra, e continuando a infierire nonostante la condizione già grave. Il 32enne è stato in particolare colpito con un calcio all’addome che gli ha compromesso la milza, e poi, come ha lui stesso raccontato ai sanitari prima di perdere i sensi, gli aggressori hanno anche tentato di strangolarlo con una sciarpa. Durante lo svolgimento della brutale aggressione, il 27enne co-indagato avrebbe anche allontanato un altro uomo che voleva intervenire per interrompere il pestaggio. Una violenza inaudita, che ha difatti ridotto il 32 enne in gravissime condizioni. Trasportato immediatamente al Pronto soccorso dell’ospedale di Militello, con prognosi riservata, è stato sottoposto a un intervento per l’ asportazione della milza e alle cure necessarie dovute a uno shock da per l’eccessiva perdita di sangue.
I Carabinieri della Stazione di Ramacca, con il supporto dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Palagonia, hanno quindi operato un fermo d’indiziato di delitto a carico dei due uomini. Nello specifico, lo svolgimento dell’aggressione è stato ripreso da un sistema di videosorveglianza presente nella zona. In questo modo, i carabinieri sono risaliti a due indiziati. Il 27enne è stato arrestato mentre si trovava da solo all’interno della villa comunale. Il 37enne, invece, è stato prelevato dalla sua abitazione, nella quale i carabinieri hanno anche trovato gli indumenti che indossava durante il crimine.
La Procura di Caltagirone ha richiesto la convalida per un provvedimento restrittivo a danno dei due aggressori, provvedimento che appunto il Gip del Tribunale ha accolto. Il 37enne è stato trasferito nel carcere di Trapani, mentre per il 27 enne sono stati confermati gli arresti domiciliari.