Cronaca Cultura

L’artista ramacchese Francesco Sgarlata insignito di un prestigioso premio internazionale

Il 5 Novembre scorso, a Zafferana Etnea, si è svolta la cerimonia di premiazione dell’VIII edizione del premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”. Annualmente il prestigioso riconoscimento viene assegnato ad artisti di chiara fama italiani e stranieri, ai giovani emergenti e ai maestri della tradizione regionale che si sono distinti nell’arte figurativa. Nella sezione dedicata ai giovani artisti emergenti si è distinto il ramacchese Francesco Sgarlata.

L’attenzione alle tematiche ambientali e al rapporto uomo-società del giovane pittore si riflettono nella sua produzione artistica, al cui centro vi è il “puzzle” come simbolo del grande progetto della vita, in cui ognuno di noi rappresenta una piccola ma fondamentale tessera dell’esistenza. E come da tradizione, ogni vincitori dona una propria opera significativa per il suo percorso artistico. Nel caso di Sgarlata si tratta proprio di Amor Vacui.

L’OPERA AMOR VACUI

Nonostante un malanno dell’ultimo minuto non gli abbia consentito di essere presente alla premiazione, il giovane artista ramacchese ha comunque voluto affidare le sue parole di ringraziamento e la sua opinione sulla funzione dell’arte al professore e direttore artistico del premio, Giansiracusa, che ha letto questo suo intervento. Ecco le parole di Sgarlata: <<Mi dispiace essere assente in un giorno così importante che aspettavo da tanto tempo. Nonostante ciò sono comunque emozionato e vorrei ringraziare tutti gli organizzatori del premio Sciuti, in particolare il professore Giansiracusa per tutto quello che fa quotidianamente, per la sua dedizione alla promozione dell’arte e della cultura. Per quanto riguarda la mia produzione artistica, una riflessione credo sia necessaria. Penso che il compito dell’artista oggi sia quello di mettere in luce argomenti e problematiche dell’uomo contemporaneo; bisogna mettere in ordine, proprio come dei puzzle, per dare così chiarezza e leggibilità alle cose. Abbiamo dunque bisogno di buoni esempi. Io ho qui esposto alcune opere che trattano il tema della plastica in modo critico, perché ritengo che sia un problema serio da affrontare oggi. Io non sono altro che una tessera del puzzle, come tutti noi, e vorrei tanto che fossimo un puzzle che componga l’immagine chiamata “vita”.>>

L’OPERA DI SGARLATA SULLA PLASTICA, INTITOLATA PLASTIC#2

La formazione artistica di Francesco Sgarlata è altamente specializzata. Dopo il diploma di arte applicata al “restauro pittorico” presso l’istituto statale Orlando di Militello in V. di C, il ramacchese prosegue gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania, dove nel 2012 si laurea in “Conservazione, Gestione e Tutela dei Beni Storico Artistici”. Infine, nel 2017, acquisisce la laurea magistrale in “Storia dell’arte” presso la Sapienza di Roma. Dal 2019 insegna nel nord Italia e recentemente si è iscritto alla magistrale in Pittura presso l’Accadamia di Belle Arti di Bergamo. Durante la sua carriera artistica ha partecipato a numerose mostre, sperimentando anche altre forme di espressione oltre alla pittura. Inoltre, ha vinto anche alcuni importanti riconoscimenti, tra i quali ricordiamo quelli del 2016: il premio “Basilio Cascella” della critica per la pittura e la menzione speciale per la pittura del premio “Codice Citra”.

Gli altri vincitori dello Sciuti: il Maestro Luciano Rigoli è stato insignito del premio riservato agli artisti già affermati, per il forte legame alla tradizione figurativa e la forte carica espressiva delle sue opere. Al Maestro Corrado Papa è stato invece assegnato il riconoscimento alla carriera, per la lunga e prolifera attività artistica.

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