di Elisa Cantone
Domenico Cirino, 27 anni, ramacchese, è il primo nel Calatino a partecipare alla competizione mondiale OMC Hairworld, la gara di acconciature dell’omonima organizzazione la cui importanza è ormai riconosciuta in questo settore da decenni.
Ampliare conoscenze ed esperienze, essere soddisfatti del proprio lavoro e svegliarsi con la voglia di svolgerlo per migliorarsi ogni giorno e offrire un servizio sempre più professionale ai propri clienti, tutto questo può portare a grandi risultati. Per il giovane Domenico Cirino infatti la strada è più che aperta, e quest’ultimo anno si preannuncia ricco di soddisfazioni professionali. Già in precedenza, Domenico ha partecipato ad altre competizioni accaparrandosi riconoscimenti in giro per l’Italia.
Domenico avvia il proprio percorso all’età di 16 anni, quando dopo un’iniziale riluttanza intraprende la scuola professionale per parrucchieri, specializzandosi nella categoria maschile come barber. In questo modo ha potuto perfezionarsi nel suo mestiere, partecipando a diverse competizioni che sono state occasione di crescita individuale e confronto con altri colleghi.
Dopo la partecipazione alla gara nazionale Barber Mechet – Categoria hold school, in cui si è classificato terzo, è stato selezionato per partecipare al mondiale OMC Hairworld, che si svolgerà a Parigi dal 12 al 14 ottobre di quest’anno.
Com’è nata questa passione?
«È stata una decisione travagliata perché da ragazzi si sa, si sogna in grande. Dopo il percorso di formazione professionale però, spinto dai miei genitori, ho partecipato alla mia prima gara, e non ne ero molto convinto, ma è stato lì che ho capito davvero quanto mi piacesse questo lavoro. Da quel momento è stato un crescendo di emozioni e sacrifici, e devo dire grazie anche alla mia fidanzata, che è stata sempre al mio fianco».
Quali sono stati i momenti più significativi del tuo percorso professionale?
«Un momento che ricordo in modo molto nitido è quando, da ragazzo, un altro collega con aria di sfida mi disse che non avrei potuto mai fare questo lavoro. Allora mi impuntai».
Questa determinazione oggi ti ha portato a partecipare ad una delle più prestigiose competizioni nel mondo per la tua categoria professionale.
«Io amo salire in pedana e sentire l’adrenalina e l’emozione. Per me è una sensazione straordinaria. L’ultima gara che abbiamo fatto, dico “abbiamo” perché dietro di me ci sono tante persone che mi aiutano costantemente, è stata una gara preliminare per il mondiale OMC di Parigi. Sono contento di essere salito sul podio. Poteva andare meglio, ma mi è servito comunque tanto».
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
«Sono un ragazzo ambizioso, ma so che intanto non sarà facile all’OMC, puntiamo comunque a un terzo o quarto posto. Si tratta infatti di una competizione mondiale in cui si confronteranno 250 partecipanti solo nella mia categoria; è il livello più alto di competizione, e fare parte della nazionale italiana IT Fiam è davvero un orgoglio. I prossimi obiettivi sono certamente tanti, e ce la metterò tutta per portare a casa un ottimo risultato. E, chissà, magari vincere. Sono dell’idea che le cose si fanno passo passo. Speriamo sempre per il meglio».