Stessa storia, stesso posto. Decine di minuti di attesa ma l’autobus non passa. Da martedì infatti si ripete un disservizio da parte dell’Azienda Siciliana Trasporti (Ast) che ha impedito a diverse persone di spostarsi da e verso il proprio Comune di residenza. Nella giornata di ieri, il presidente del consiglio comunale, Salvatore Barcellona, e i capigruppo si sono riuniti per prendere atto della situazione con l’intento anche di esporre una denuncia qualora il servizio giornaliero non dovesse riprendere in maniera regolare rispettando la calendarizzazione riportata nel sito dell’Ast.
Barcellona ha dichiarata alla nostra redazione che, a seguito di una richiesta di spiegazione da parte della Polizia municipale all’Ast, la risposta dell’Azienda sarebbe stata superficiale: «Hanno riferito che l’autobus è guasto, ma questo non giustifica naturalmente la mancanza di comunicazione del disservizio né il ripetersi del problema durante quest’anno. Per questo è nostra intenzione esporre denuncia qualora le corse giornaliere non dovessero essere ripristinate come da calendarizzazione. Inoltre, proporremo un tavolo con i responsabili delle aziende Etna e Ast al fine di evitare il sovrapporsi delle corse nei medesimi orari».
Tre giorni fa, un gruppo di ragazzi ha atteso invano di mattina l’arrivo dell’Ast, rischiando di non presentarsi in tempo ai test di ingresso per l’università, e dovendo così di conseguenza trovare soluzioni immediate all’inconveniente. Un altro gruppo di ragazze invece non ha avuto modo neanche di ritornare a Ramacca da Catania, e anche alcuni dipendenti impiegati in uffici a Ramacca non hanno avuto modo di rientrare nel proprio Comune. Stando a quanto riportato nel sito dell’Ast, le corse da Ramacca verso Catania sarebbero attualmente tre (due di mattina, alle 5.50 e alle 9.55 e una il pomeriggio alle 15.10) e viceversa quattro per il ritorno (7.00, 10.30, 14.15, 18.30), coincidenti quasi del tutto con le uniche due corse previste dall’Etna nel periodo estivo (una per l’andata alle 6.30 e una per il ritorno alle 14.30). Per chi intende spostarsi da Ramacca o rientrare dunque le soluzioni sono davvero poche, al contrario dei disagi.
«Questo disagio, mi preme ricordare – continua Barcellona – che ha ripercussioni anche sullo stesso diritto allo studio dei ragazzi, dal momento che implica l’impossibilità di raggiungere le sedi universitarie e scolastiche in genere».