Cronaca

Lavoro irregolare: a Ramacca, Mineo e Gravina di Catania denunce, attività sospese e pesanti sanzioni

A RAMACCA SOSPESO IL CANTIERE DI PIAZZA MARGHERITA E DENUNCIATO IL RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA DITTA. DENUNCE, SOSPENSIONI E SANZIONI AMMINISTRATIVE ANCHE A MINEO E GRAVINA DI CATANIA PER LAVORO IRREGOLARE.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno esteso le attività di controllo ai comuni di Gravina di Catania, Ramacca e Mineo, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e contrastare il fenomeno del lavoro irregolare. 

Le prime verifiche hanno interessato il settore edile, con controlli sui cantieri attivi nei territori di Ramacca e Mineo. A Ramacca, l’ispezione di un cantiere in Piazza Margherita ha portato alla contestazione di gravi carenze strutturali, tra cui l’assenza di un locale spogliatoio e di un impianto elettrico non a norma. A Mineo, invece, in un cantiere situato presso il cimitero locale, sono state riscontrate gravi violazioni delle misure di sicurezza, in particolare l’assenza di parapetti a protezione delle aree di lavoro in quota, che espone gli operai a gravi rischi. In entrambi i casi, le attività sono state sospese. 

Successivamente, i controlli si sono concentrati sul settore della ristorazione, con un’ispezione condotta a Gravina di Catania, presso un chiosco-bar in via Duca di Camastra, dove è stata accertata la mancata formazione del personale e l’omessa sottoposizione a visita medica, condizioni che hanno comportato gravi rischi per la sicurezza dei lavoratori. 

Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il titolare del chiosco bar di Gravina di Catania (un 53 enne catanese), il rappresentante legale della società edile di Ramacca (43 enne catanese), e per ultimo il titolare della ditta operante nel cantiere di Mineo, un 47enne residente a Cerami, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, . 

Complessivamente, i controlli effettuati nei tre Comuni della provincia hanno portato all’ispezione di tre aziende, tutte risultate irregolari, con la verifica di 23 lavoratori, di cui uno impiegato in nero. Le violazioni riscontrate hanno comportato sanzioni amministrative per un totale di oltre 15.000 euro, oltre al recupero di contributi previdenziali e premi assicurativi per un totale di 4.200 euro. 

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