Politica

Il candidato al consiglio con Bella storia, Filippo Zampogna, si racconta: “Abbiamo lasciato comode poltrone per coerenza e onestà”

Filippo zampogna, esponente del gruppo Madreterra e candidato al consiglio comunale nella lista “Ramacca costruiamo una bella storia”, a sostegno del candidato a sindaco Nunzio Vitale, ha rilasciato alcune dichiarazioni rispondendo alle nostre domande.


Cosa significa essere consigliere comunale e che importanza attribuisci a questo ruolo amministrativo?

Per prima cosa, bisogna essere affascinati dal mondo della politica. Dopodiché un consigliere comunale ha l’onore di rappresentare la sua stessa comunità in Consiglio. Un ruolo di grande responsabilità. Tre elementi su tutti descrivono effettivamente cosa sia un consigliere comunale: curare i rapporti con i cittadini; promuovere attività legate al territorio; reperire finanziamenti.

Come procede l’attività del gruppo Madreterra? Che tipo di rappresentanza e che supporto pensate di dare alla coalizione di Bella storia?

Godiamo di ottima salute. C’è molto entusiasmo e allo stesso tempo prudenza per rimanere concentrati sul pezzo. Durante l’ultimo incontro, che si è tenuto lo scorso venerdì, è emersa tanta partecipazione. Sono tre i candidati al consiglio comunale che sosterranno Nunzio Vitale in Bella storia, ossia il sottoscritto, Veronica Ferro e Filippo Diliberto. Abbiamo dato e continuamo a dare certamente un contributo importante alla lista e al nostro candidato sindaco, in termini di onestà, esperienza e, quindi, competenza.

Qual è la prerogativa che maggiormente vi contraddistingue e cosa invece vi sta stretto?

Essere umili è sempre stata la nostra prerogativa, sia come persone che in politica e quindi in consiglio comunale. Mi infastidisce molto invece il cosiddetto qualunquismo, un atteggiamento che purtroppo oramai è diventato lo stile della politica di oggi. La gente sostiene che i politici sono tutti uguali, io posso dire però a voce alta che noi non ci siamo mai macchiati: quando abbiamo preso degli impegni li abbiamo sempre mantenuti e per coerenza abbiamo pure lasciato comode poltrone. Dunque, non siamo tutti uguali. Non siamo per niente tutti uguali.

Quali sono i prossimi obiettivi di Madreterra?

Vincere le elezioni amministrative. Il resto non è all’ordine del giorno.

Da diversi anni svolgi attività politica. Qual è stato il periodo più brutto? Sei mai stato tradito?

Diciamo che non è capitato molte volte, ma quando è accaduto ha segnato in modo traumatico la mia vita. Non mi riferisco tanto al tradimento politico, al quale comunque ci si abitua, perché quando l’amicizia non è forte come magari credevi allora l’interesse politico la travolge. Ciò che invece è complicato e difficile da accettare e dimenticare, l’ho ammetto con assoluta serenità, è il tradimento umano, quello che coinvolge il rapporto fra due persone al di là di ogni scelta politica. Sono esperienze difficili e complicate, e appartengono a quel genere di cose che mi porterò dentro tutta la vita, cose alle quali non riesco tuttora ad abituarmi.

Un’ultima domanda. Siamo ormai alla fine di questa campagna elettorale. Come procede il progetto Bella storia con a capo Vitale?

Posso affermare che la comunità ramacchese è entusiasta di Bella storia, e Nunzio Vitale la rappresenta degnamente. La coalizione è formata da uomini e donne tutti d’un pezzo, e competenti. Si vede emergere con chiarezza un modello nuovo di fare politica. Nei primi 100 giorni del nostro insediamento daremo una scossa a Ramacca. E soprattutto, mi preme dirlo, c’è un elevato indice di gradimento tra i giovani nei confronti di Nunzio Vitale. Sono fiducioso, penso che abbiamo tutte le carte in regola per apportare un grosso e benefico cambiamento. Penso davvero che possiamo vincere queste elezioni.
Ne siamo certi.

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